Dicembre 11, 2024

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“Salviamo il mondo dalle presentazioni brutte e inefficaci.”

“Se le tue azioni ispirano gli altri a sognare di più, imparare di più, fare di più e diventare di più, sei un leader.”

Parto con la citazione di John Quincy Adams per evidenziare da subito l’obiettivo con cui scelgo di ospitare Professionisti: condividere la loro esperienza, fonte di ispirazione, di valore per chi cerca stimoli per apprendere, sognare e fare di più. Coinvolgo persone che ritengo essere leader di se stesse prima di tutto, ovvero chi fa accadere le cose, a partire dal proprio successo (che per me è il raggiungimento dei propri obiettivi professionali, ben definiti) e che non aspetta l’opportunità ma la costruisce.

Per questa nuova intervista ho pensato di coinvolgere ben due persone e questo accade per la prima volta, in genere intervisto una persona alla volta. In questo caso faccio un’eccezione spinta dall’entusiasmo di averle incontrate insieme: Elena Bobbola, Brand & Slide Designer dal 2004 | Co-founder di Slide Queen® e Marie Louise Denti, Presentation Specialist | Co-founder Slide Queen®, Top Presentation Skills Voice su LinkedIn®.

Elena

Marie Louise

1) Ciao Elena, ciao Marie Louise ci raccontate chi siete?

Malou: Elena mi considera la secchiona del duo. Non sono sicura di essere una secchiona vera, perché i compiti in classe li ho sempre passati, però mi piace studiare e approfondire le cose che, come dico sempre, mi fanno alzare il sopracciglio. Quando indosso il cappello la corona di Slide Queen sono una Presentation specialist, cioè mi occupo di presentazioni dalla scrittura del discorso, alla struttura della scenografia dietro alle tue spalle, fino alla realizzazione delle slide. Sono mamma di Sofia, dal 2012. Con orgoglio.

Elena: Il mio profilo LinkedIn dice che sono brand & slide designer, ma se devo essere sincera sincera sono una designer pura: credo che tutto, ma proprio tutto, dalle slide al business plan, non venga bene se non le progetti prima! Magari con un bel blocchetto di post-it colorati in mano e un kit di washi tape. Come Slide Queen mi occupo di creare slide che siano memorabili e facciano fare wooow al pubblico; sono la nerd del duo, ma la cosa che mi piace di più è gestire gli eventi perché lavoro benissimo sotto adrenalina.

2) Se vi doveste presentare con un’immagine metaforica quale scegliereste e perché?

Malou: Non so se è proprio un’immagine, ma quando parlo di me mi piace scherzare sul fatto che sono nata in Svizzera e dico: “Sono buona come il cioccolato e precisa come un orologio…

Elena: A me viene in mente una trottola che lascia tracce di glitter mentre rotola per salvare il mondo dalle presentazioni brutte. Del nostro duo son quella che macina km su km.
Le persone che ci conoscono, quando ci connettiamo per le riunioni online, mi chiedono sempre “dove sei ora?” invece che il classico “come stai?”. Ora ad esempio ti sto rispondendo mentre sono in Svizzera da un nostro cliente, mentre due giorni fa ero a Londra per fare un po’ di #dietavisiva vicina vicina a Malou.

3) E se vi doveste presentare con una vostra slide, come la fareste?

Elena: Negli ultimi anni, pensiamo decisamente a slide per cui mi viene da pensare a una slide che abbia queste caratteristiche:

  • Un messaggio chiave grande. Leggibile. Accessibile.
  • Immagini rilevanti, non decorative. Ogni elemento deve servire a comunicare, non a riempire spazi vuoti.
  • Un messaggio espresso con coraggio.

Malou, vuoi aggiungere qualcosa?

Malou: Direi che ci siamo, sottolinerei UN MESSAGGIO e non 35 dentro una slide e il grande tema del coraggio. Fare una presentazione è alzarsi di fronte a qualcuno e dire ciò che si pensa, un poco di coraggio ci vuole, facciamolo trapelare anche dalle slide, che siano d’impatto e, pure, memorabili.

4) Nel titolo di questa intervista ho ripreso la vostra mission, “Salviamo il mondo dalle presentazioni brutte e inefficaci”, come è nata l’idea di “Slide Queen”?

Malou: L’idea di Slide Queen è maturata separatamente in entrambe, direi analizzando quello che vedevamo nella nostra vita da designer lavorando nelle aziende. Elena e io diciamo spessissimo che le persone non sanno leggere e capire ciò che vedono, una sorta di analfabetismo visivo, che impatta la vita delle organizzazioni. Le slide ne sono impattate ferocemente (dall’analfabetismo visivo). Per cui abbiamo pensato ci fosse la possibilità di creare un servizio di coaching per insegnare alle persone a creare presentazioni che non facessero piangere gli occhi.

Elena: Sì, perché le organizzazioni (piccole o grandi) danno per scontato che le persone sappiano fare le slide, senza insegnarlo. Ma stiamo divagando, ritorniamo alla domanda. Ci siamo conosciute perché frequentavamo un’Associazione di imprenditoria femminile a Biella e nel 2016 abbiamo iniziato a collaborare. Ora sembriamo Sandra e Raimondo. Io Raimondo.

5) Come potete descrivere la vostra collaborazione lavorativa?

Elena: Mi viene da dire collaborativa, cerchiamo di darci una mano a vicenda, mantenendo i tempi e gli spazi dell’altra con un obiettivo chiaro che ha:

  • una fase progettuale alta “Salvare il mondo dalle presentazioni brutte e inefficaci”. Ci crediamo molto perché le comunità sono fatte di persone che condividono idee, se le idee sono presentate male si possono perdere: sarebbe un peccato.
  • E una fase più operativa che è: portiamoci a casa la pagnotta.

Malou: Una cosa che a me stranisce sempre è che le persone credono che Elena e io siamo state prima amiche e poi ‘partner in slide’; come se non fosse possibile creare un progetto business senza essere amiche. Elena e io avevamo un progetto e lo abbiamo messo a sistema, questo ci ha portato a trascorrere tantissimo tempo assieme (visto che per entrambe era, all’inizio un side project) e dopo abbiamo capito che avevamo delle affinità. Allora siamo diventate anche amiche.

6) Sempre di più oggi professioniste e professionisti si uniscono in progetti comuni o vere e proprie società. Secondo voi, cosa è consigliabile e cosa evitare quando si condivide “un’impresa”?

Elena: Non fate società con un/a Capricorno. Che segno sei Malou?

Malou: Capricorno! PRRRR! Ma con tanto Acquario dentro (che non so se è un bene o un male). Dai seriamente… direi accettare che le società sono fatte di persone coi loro lati oscuri e i loro lati positivi.

Elena: Io ho solo lati glitter!

7) Quando ci siamo conosciute, in realtà vi seguivo da un po’, mi avete colpita perché mi avete gentilmente criticata per gli elenchi puntati, che io tanto utilizzo (e amo, devo dirvelo!) nelle slide. Perché li sconsigliate?

Malou: Questo è il cavallo di battaglia di Elena.

Elena: Veramente vuoi lo spiegozzo sui punti elenco? Spesso nelle slide inseriamo delle liste e non dei punti elenco. Le liste, in cui siamo tutti e tutte immersi, dalla to-do-list alla lista della spesa, sono un elenco a noi familiare da quando abbiamo iniziato a prendere appunti sul quaderno a scuola.

Le liste generano due problemi:

  1. di contenuto: le liste non le ricordiamo. Tanto meno, liste di 23 punti inseriti in una slide (storia vera);
  2. di architettura visiva: perché metto una lista verticale in uno spazio orizzontale (la slide)?

Il punto elenco che funziona è impaginato come la slide che vedi sotto.

Elena Bobbola e Marie Louise Denti - Slide Queen

E in questo modo puoi scrivere più grosso e puoi evitare la solita immagine “inutile” che si mette a destra o a sinistra per riempire quello spazio vuoto che si crea quando impaginiamo per abitudine 5 punti elenco uno sotto l’altro in verticale… in uno spazio che si sviluppa in orizzontale.

8) Quali sono gli altri “errori” più comuni che riscontrate maggiormente in una presentazione su slide?

Elena: La mancanza di allineamento, le slide sono come delle architetture e i nostri box di testo o di immagini o le forme sono gli elementi della facciata di questo palazzo. Immaginatevi che la porta per entrare non parta dal piano terra ma dal primo piano oppure che ci sia una parete completamente piena di mattoni senza spazi ariosi.

Malou: Solo a leggerti mi manca l’aria. Per me l’errore più comune che vedo è la mancanza di struttura, spesso le presentazioni e i talk non hanno né capo né coda. Non capisco quale sia il messaggio chiave che mi devo portare a casa.

9) Quali i consigli per iniziare a fare presentazioni più efficaci?

Malou: Vabbé ma qui ci servi la marchetta su un piatto d’argento: iscriviti alla Slideletter e ti arriva subito l’ebook “Speaker unicorno”, consigli ed esercizi per presentazioni con i super poteri: cosa dire e come dirlo, come emozionare e convincere.

Elena: Daiiiii… l’ebook è fatto bene ma diamogli qualcosa di subito spendibile, parto io con 3 consigli:

  1. Dividi la presentazione in 3 parti.
  2. Usa frasi corte e verbi in forma attiva.
  3. Scegli fotografie grandi e rilevanti.

Malou: Ho il quarto punto: Prova Prova Prova!

10) Vi chiedo di salutarci con una vostra slide che possa ispirare la Community dei professionisti che ci legge?

Elena: Forse lo abbiamo già detto: siate coraggiosi. Quando pensate alla vostra presentazione esponete il vostro punto di vista con coraggio: scegliete cosa presentare, che sia una foto o un numero. E sparatelo grande!

Malou: Le presentazioni servono a diffondere le idee, non le informazioni. Pensa, crea e realizza qualcosa che sia trasformativo per il tuo pubblico.

DOVE CI PUOI TROVARE

Sito internet https://slidequeen.com/

Email scrivici@slidequeen.com

Iscrizione alla Slideletter https://slidequeen.com/iscriviti-alla-slideletter/

LinkedIn https://www.linkedin.com/company/slide-queen/

Instagram https://www.instagram.com/slidequeen_presentationdesign/

– Immagini e slide Elena Bobbola e Marie Luise Denti

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